Buono buono, dolce dolce, L'orso è stato il vero mattatore dell'ultima serata del Festival Maggio a Parigi. Su melty.it, in esclusiva, i live de "Il tempo passa per noi" e di "Ti augurerei il male".
Quando il frontman Mattia Barro, osa sfidare i fratelli maggiori di Bologna, band di punta dell'ottima Garrincha Dischi, sta solo scherzando: "Fra poco suoneranno Lo stato sociale, per la chiusura del nostro concerto". E invece è andata proprio così. Il concerto dello Stato, prima prova generale prima dell'inizio ufficiale del tour a Genova, è stato generoso ma sfortunato, macchiato da problemi tecnici inaspettati e alcune sincronie da ritrovare. Così L'Orso, con una performance pulita e il solito misto tra ironia e pop generazionale, s'è preso un'altra fetta di fan, parigini stavolta. Prima della doppietta Bruxelles-Parigi di questi giorni Gaia, Tommaso, Giulio e Mattia non si erano mai esibiti all'estero e il loro battesimo è più che riuscito. "Per noi già essere qui, tra i 7-8 nomi più importanti della scena indie italiana, è un grandissimo onore".
Altri articoli su Festival MaggioBrunori SAS e Dente al Festival Maggio: le foto e il racconto!Brunori SAS apre il Festival Maggio: Il live di 'Mambo Reazionario'Dente al Festival Maggio: Il live di “Un fiore sulla luna”The Zen Circus, Colapesce e Dimartino al Festival Maggio: 'La musica come i sottoli della mamma'
La voce di Mattia, leader e autore per la band, ha trascinato il pubblico nei suoi viaggi tra "I taxi che non passano" e "La vita da stagista" , conquistando l'ovazione con la cover di "Rotta per casa di Dio" degli 883. Il bassista Tommaso è stato anche una valida spalla comica durante la performance, mentre Gaia D’Arrigo ha dato prova del suo estro e delle capacità da "tutto-fare": tastiera, fiati, violino, cori e una magistrale interpretazione di James Van Der Beek. Era impensabile, infatti, per chi conosce un po’ il gruppo, che L’Orso non portasse a Parigi il brano che è arrivato fino alle orecchie dell’attore di Dawson’s Creek: James Van Der Beek li ha infatti ringraziati su Twitter e Giulio, il batterista, ha ammesso che “Quando ci ha risposto è stato il momento più bello della mia vita”.






E’ lo stesso Giulio a raccontarci lo stato d'animo dell'Orso a fine serata: “E’ stata la prima volta all’estero e la prima volta a Parigi. E beh, è stata una grandissima figata! ”. Come Lo Stato Sociale, che pubblicherà il 2 giugno "L'Italia peggiore", anche L'orso prepara il nuovo disco. “Uscirà a fine anno e avrà un suono diverso e più maturo. Ci saranno anche chitarre elettriche, e certamente maggiore varietà di genere rispetto al primo disco". Quella de L’Orso è stata certamente l’esibizione più apprezzata dai giovanissimi: da “Ottobre come settembre” a “Il tempo passa per noi”, fino ad un mash-up di pietre miliari della canzone italiana, con “T’appartengo” di Ambra Angiolini, “Quelli che ben pensano” di Frankie HI NRG e persino "L'Unica" dei Perturbazione. La loro capacità di fondere testi per nulla scontati, con basi complesse ma sempre orecchiabili, è stata la ricetta perfetta per far ballare gli spettatori durante le due ore di esibizione. Godetevi, in esclusiva, i live de "Il tempo passa per noi" e dell'ultimo singolo, "Ti augurerei il male"
Il tempo passa per noi